lunedì 28 aprile 2008
Parcheggi selvaggi
In molti punti delle strade
comunali di Ascoli, le segnalazioni per l'attraversamento dei pedoni, le famose
"zebre", sono poco visibili o completamente assenti per usura,
creando un'evidente situazione di rischio. La colpa sembra sia da attribuire all’intenso
traffico, alle condizioni climatiche avverse, alle vernici atossiche e ad
acqua, meno resistenti. Sarà, ma in molte vie del Centro Storico, come del
resto nei quartieri limitrofi, il problema delle strisce pedonali cancellate e
quasi invisibili si fa sentire con le inevitabili conseguenze sulla sicurezza
dei pedoni, costretti a camminare su attraversamenti che talvolta si
distinguono appena. Il rischio deriva dal fatto che gli automobilisti si
accorgano solo all’ultimo momento della presenza delle “zebre”. E pensare che
sono molti coloro che ritengono che un po' di bianco e qualche ora di un
operaio non manderebbero in crisi le finanze del Comune di Ascoli: e allora,
per quale motivo non si provvede? Perché non si ritinteggiano? Quella sequenza
di simboli geometrici, i rettangoli bianchi tracciati sull'asfalto, che
segnalano dove attraversare le strade percorse dalle automobili, in modo
corretto e teoricamente protetto, in molte vie della città non si vedono più, a
differenza delle righe blu dei parcheggi a pagamento perfettamente verniciate e
visibili. Alcuni esempi di casi di potenziali pericoli, rappresentati dalle
strisce pedonali scolorite del tutto, si riscontrano in Via Dante Alighieri, dove
lo spazio prospiciente il lato est del marciapiede, di norma è occupato da auto
in sosta, le quali impediscono il passaggio delle carrozzine. Inoltre, i pedoni
che percorrono Lungo Castellano Sisto V°, diretti verso Viale De Gasperi o il
parcheggio di Porta Torricella, non vedendo le strisce pedonali, attraversano
la strada ove capita, con tutti i pericoli che ne possono derivare. La foto a
lato evidenza, in maniera inequivocabile, quanto appena descritto. La stessa
cosa si riscontra in Via Murri, sul
tratto che s’immette su Piazza Immacolata o in Via Urbino, nel tratto in uscita
dalla stessa Piazza, dove parte delle
segnalazioni trasversali degli attraversamenti pedonali, sono scolorite del
tutto. Mancata manutenzione si riscontra in alcuni punti posti in prossimità della Chiesa di S.
Marcello, in particolare l’attraversamento di Via Costantino Rozzi, un’arteria molto
trafficata. Altre strisce pedonali bisognose di essere ridisegnate, su tutta la
carreggiata, sono quelle inesistenti di Via Marcello Federici. Una strada da
attraversare con una certa attenzione è sicuramente Via Francesco Ricci, nel
punto in cui questa incrocia Via Dino Angelini. Com’è noto, l’arteria è
particolarmente trafficata sia in direzione della superstrada, sia dai mezzi
che utilizzano la circonvallazione sud
al fine di evitare il Centro Storico. In quel punto, le strisce pedonali non
sono mai state disegnate e le auto che arrivano in entrambi i sensi non
rallentano, perché hanno tutti fretta. Come sempre accade, dunque, è
comunemente il pedone a dover dare la precedenza, visto che in caso d’urto, ad
avere la peggio è sempre lui. E’ pur vero, però, che se il pedone rappresenta la categoria più
esposta tra gli utenti della strada, è anche vero che in un certo numero d’incidenti
la colpa non è da attribuire alla poca visibilità dell’attraversamento, quanto all’imprudenza
del pedone e all’inosservanza del codice della strada. Per molti, infatti, le
strisce pedonali costituiscono arredamento prettamente estetico e quindi
attraversare lì o altrove è lo stesso.
martedì 8 aprile 2008
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