mercoledì 6 ottobre 2010

Il degrado dell'Annunziata

E’ giunto il tempo perchè il comune cominci a riconsiderare il ruolo e la funzione del “Parco dell’Annunziata”, stante lo stato d’abbandono e degrado dell’intera area. Sarebbe il caso di dare nuovo impulso al parco, un ambiente considerato importante per il benessere fisico e psichico degli ascolani, tra l’altro sede della facoltà di Architettura. Sono molti, infatti, quelli che hanno l’impressione che in questa città, la cura del territorio non è intesa come  una priorità e che l'ambiente non è ancora visto come parte essenziale dell'economia locale e neppure interpretato come patrimonio comune e risorsa della collettività. “Non chiedo molto, vorrei essere tenuto in considerazione come avviene per le automobili. Per queste, dietro il tribunale, si sta facendo un grosso parcheggio, dove, nella parte superiore, è gia stata posta l’inferriata di protezione, mentre da oltre due anni, all’annunziata , una stradina è ancora priva di recinzione”. Il luogo a cui si fa riferimento è il sentiero che si trova subito dopo aver superato la prima rampa della scalinata dell’annunziata.  E’ una stradina che si snoda sulla destra (lato ovest),  in parte sopra via Ricci, che conduce ad un piccolo piazzale privo di panchine. Ed è la parte esterna del vialetto, particolarmente pericolosa, che da oltre due anni attende di essere protetta con una recinzione in metallo. Per realizzare il parcheggio, in pochi mesi sono stati trovati oltre cinquecento mila euro, mentre in oltre due anni, il comune non è stato in grado di raggranellare qualche migliaio d’euro per mettere in sicurezza il tratto di stradina. Lo stato d’abbandono è evidenziato anche dalla posizione di una branca della pianta di prugne selvatiche, la quale, schiantata forse a causa di un gesto vandalico, da circa tre mesi ne ostruisce il passaggio.  Il degrado, invece, si riscontra, nelle recinzioni divelte o mancanti, dalle panchine con doghe di legno marcite, cordoli in travertino rimosse dal loro alloggiamento e dal nuovo crollo di parte del muro di contenimento situato lungo viale della Rimembranza, adiacente un tratto di muro realizzato in “opus reticolatum”.E cosa dire della scalinata che dalla Piazzarola porta al largo antistante la facoltà di Architettura e l’Archicaffè, percorsa giornalmente dagli studenti. Questa è parzialmente franata e, nonostante le continue segnalazioni ed il lungo tempo trascorso, sembra destinata a rimanere tale. Per questo tipo d’intervento, ovviamente, il comune non ha risorse disponibili.